Share the love

share the loveVorrei condividere, care sorelle, la gioia e l’amore che ho provato durante il meraviglioso weekend vissuto a casa vostra, dal 22 al 25 aprile, per l’attività Share the Love rivolta a noi adolescenti. Personalmente sono partita con un obiettivo chiaro: cercare di interpretare cosa Dio ha in serbo per noi, cosa la fede ci riserva, o meglio riserva a me. Dobbiamo però fare tutti un passo in più: dal sapere al conoscere. Noi non siamo mai soli, e questo il nostro cuore lo sa. Dobbiamo offrire al Signore un piccolo spazio del nostro cuore perché vi possa stare, crescere e compiere quanto desidera. In questi giorni ci siamo soffermati a pensare e a riflettere su noi stessi, accorgendoci che nella vita quotidiana spesso trascuriamo, o diamo per scontate, quelle piccolezze che ci sembrano banali.

Le parole di suor Sara e suor Maria Paola sono arrivate dritte nel nostro cuore, a me e a tutti i miei compagni di viaggio. Sì, perché è stato un viaggio e lo è ancora, con una vera e propria partenza e con un arrivo che si può percepire come il paradiso. Non so bene come le loro parole, i loro pensieri e i loro consigli siano potuti arrivare a noi, ma la gioia illumina i loro occhi e i nostri cuori, insomma sono riuscite a trasmetterci ciò di cui avevamo bisogno. In quei giorni ho capito che noi siamo alberi al contrario: abbiamo le radici nel cielo e i frutti sulla terra. L’argomento che mi è rimasto maggiormente nel cuore è stato il mondo delle relazioni e come queste possono essere una ricchezza a seconda del rapporto che viviamo con noi stessi.

Ci dobbiamo amare così come siamo, dobbiamo accettarci così come Dio accetta noi. E in questo possiamo incontrare la felicità! Quest’ultima va cercata negli scompartimenti della nostra anima, ce l’abbiamo tutti, ce l’hanno regalata quando eravamo piccoli nel giorno del nostro battesimo. Era un regalo così bello che l’abbiamo nascosto talmente bene che non ci ricordiamo più dove l’abbiamo messa, ma c’è. Un po’ come Dio, il pilastro della nostra vita, attorno al quale a volte giriamo senza accorgerci che è lui a tenerci in piedi.

Concludo ringraziando le suore per le eccezionali esperienze che ogni anno ci permettono di vivere, ricordando che questo è il frutto delle loro missioni e fatiche! Ringrazio inoltre per averci dato la possibilità di comprendere la bellezza di sentirsi capiti nell’intimo e condividere qualcosa di profondo. E’ stato bello conoscere altre persone speciali che ci accompagnano in questo lungo e intenso viaggio verso l’amore di Dio.

Sara

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