ET ONNE TEMPO

Ecco le testimonianze di due giovani che hanno scelto di partecipare al Ritiro di fine anno e Capodanno “Et onne tempo” dal 29 Dicembre al 1° Gennaio 2025.

 

Sono Silvia,

ho 24 anni, vivo in provincia di Como e lavoro nella scuola primaria come insegnante. Dal 29 dicembre 2024 al 1° gennaio 2025 ho vissuto il ritiro di fine anno e il Capodanno accolta dalle suore francescane Angeline. Con quattro amiche sono partita spinta dal desiderio di vivere nuovamente la gioia trovata ad un corso del SOG precedentemente seguito e desiderosa di concludere e iniziare il nuovo anno con un’esperienza che mi permettesse di vivere questo passaggio in modo nuovo. Durante questi giorni la gioia e l’entusiasmo non sono mancati e un’esclamazione che ho ripetuto più e più volte è stata: “CHE BELLO!”. Read more

Nel mese di gennaio affidiamo queste intenzioni all’intercessione di Madre Chiara Ricci

Le condizioni di salute di: Alessandro, Lorenzo, Alice, Martina, Virginia, Fabiana, Francesco, Laura, Susanna, Cristian, Ornella, Aurelia, Nisa, Giselda, Amalia, Marida, Luigina, Stefano, Sandro, Sara, Paolo, Franca, Moira, Norma, Kate, Daniele, Viviana, Rachele e Vincenzo, Adelio, Fulvio, Nicolò, Pedro, Gigi, Michele, Patrizio, Valerio, Giovanni, Alessandra, Clara, Maria, Gigi, Irma, Ermanno, Laila, Roberto, Giovannarosa, Domenico, Iolanda, Michele ,
Gianni, Andrea, don Claudio, Anna Maria, Marta, Lucia, Claudio. Read more

Aveva trasformato l’amante nell’immagine stessa dell’amato

Un mattino, all’appressarsi della festa dell’Esaltazione della santa Croce, mentre pregava sul fianco del monte, vide un Serafino, con sei ali tanto infocate quanto luminose, discendere dalla sublimità del cielo: esso, con rapidissimo volo, giunse vicino, librato nell’aria, all’uomo di Dio, e allora apparve tra le sue ali l’effigie di un uomo crocifisso, che aveva mani e piedi stesi in forma di croce e confitti alla croce. […] Scomparendo, la visione gli lasciò nel cuore un ardore mirabile e l’effigie di segni altrettanto meravigliosi lasciò impressa nella sua carne. Read more

DIO RENDE STRAORDINARIO L’ORDINARIO

Tu sei prezioso ai miei occhi, sei degno di stima e io ti amo.

(Is 43,4)

Era l’anno 2000, quando queste parole del profeta Isaia toccarono il mio cuore in modo particolare e, da quel momento, tutto sarebbe cambiato. 

In quell’anno, mi stavo preparando all’esame di maturità, vivevo una vita apparentemente tranquilla, con una bella famiglia unita, i miei impegni di animatrice in oratorio e di volontariato in croce rossa, un gruppo di amici molto cari… nel mese di marzo, nel mio paese, Santena, in provincia di Torino, una cinquantina tra frati e suore di Assisi, irruppero nella tranquilla e un po’ monotona realtà cittadina, per una missione popolare. Durante un incontro per i giovani, ascoltando la Parola, per la prima volta feci esperienza di un Dio che è Padre, che mi amava di un amore unico, proprio nei miei limiti e nelle fragilità che portavo nel cuore. Il Signore era venuto nel mio quotidiano per stravolgerlo con la bellezza del suo amore. Da quell’esperienza incominciai un cammino di fede, accompagnata da un frate e da una Suora Angelina. Il cammino mi portò a fare l’esperienza più significativa della mia vita: la missione nella Rep. Dem. del Congo. In quella realtà, a fianco delle Suore Angeline, feci esperienza dell’essenzialità, della povertà, della gioia autentica: mi sentivo nel posto giusto! Read more

LA PORTA

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».

Lc 1, 26-28

Eccoci all’incontro con la Parola di Dio. Una Parola che oggi, in questo giorno di festa grande per tutta la Chiesa, ci pone sulle soglie di un’umile casa di Nazareth: la casa di Maria. Oggi la celebriamo come la Tutta Bella, la Piena di Grazia. E’ il dono che Dio ha voluto fare all’umanità per permettere a una semplice e giovane ragazza di poter dire il suo sì al sogno di Dio, nella più completa libertà. Dio ha voluto fare (anzi, ri-fare) Alleanza con l’uomo; ma ha desiderato che quest’Alleanza non fosse qualcosa di imposto, di calato dall’alto, ma che divenisse segno del desiderio più intimo dell’umanità. Read more

Nel mese di dicembre affidiamo queste intenzioni all’intercessione di Madre Chiara Ricci

Le condizioni di salute di: Cinzia, Grazia, Rachele, Vincenzo, Irma, Alessandra, Ermanno, Laila, Clara, Maria, Roberto, Gigi, Giovannarosa, Domenico, Iolanda, Michele, Giovanna, Alberto, Alessandro, Lorenzo, Alice, Martina, Virginia, Fabiana, Francesco, Laura,
Susanna, Cristian, Ornella, Aurelia, Nisa, Giselda, Amalia, Marida, Luigina, Stefano, Sandro, Sara, Paolo, Franca, Moira,
Norma, Kate, Daniele, Valeria, Viviana , Gianni, Andrea, don Claudio, Carlo, Anna Maria, Marta, Lucia, Claudio, Marco,
Deborah, Michele, Nicolò, Daniele, Matteo, Claudio, Federica, Bartolomeo, Nikol, Paola, Doris, Maurizio, Gina, Dina,
Giorgio, Gigi, Valerio, Fausta, Enrica, Maria, Daniela, Nuccia, Jessica, Margherita, Giuseppe, Patrizio, Giovanni.
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MARCO SANTAMARIA: IL TOTALE ABBANDONO A DIO

SI, il mondo appartiene a Dio! A Lui appartengono l’universo e tutte le persone tutte, perché sia l’uno che le altre sono opera delle sue mani e tutto è stato creato per amore.

(La santità – Le cose ordinarie in modo straordinario)

Marco Santamaria nasce a Benevento il 13 giugno 1987. Già dalla tenera età si avvicina alla fede grazie ai genitori. Mamma Rita e papà Carmine sono infatti membri del cenacolo “Missione Immacolata Mediatrice” a Benevento, consacrati con “l’atto di consacrazione illimitata” e successivamente con il Voto Mariano. Anche Marco fa parte del cenacolo ed è consacrato alla MIM dei piccoli. Read more

CHIAMATE ALL’AMORE

Ecco le testimonianze di alcune giovani che lo scorso anno hanno partecipato al percorso “Come un prodigio”.

Sono Amanda, ho 28 anni e sono un’infermiera. C’è da dire che il mio incontro col Signore risale giusto a poco più di un anno fa. Eppure, la scorsa primavera ho concluso il percorso “Come un Prodigio” tenuto dalle suore francesca Angeline a Santa Maria degli Angeli. Grazie proprio a questo percorso in più tappe ho pian piano preso consapevolezza di molte cose. Ma oggi scelgo di raccontare quella, a mio avviso, più importante: il vero significato del mio nome. Amanda viene dal latino e significa “colei che deve essere amata”. Ho sempre pensato che significasse semplicemente essere circondata di persone che mi vogliono bene, ma ad un certo punto e frequentando le varie tappe, si è accesa in me una lampadina, che potrebbe sembrare banale, ma che per me è stata come un neon accecante in una grotta: è il Signore che mi ama. Ho capito che non importa quanto io possa sentirmi sbagliata o possa sbagliare, perché ai suoi occhi non sarò mai sbagliata; posso solo sbagliare ed essere amata ancora, ancora di più. Poi, ho capito qual è la mia vocazione? Diciamo che adesso ho degli strumenti per capirlo; devo ancora capire la forma da darle nel concreto, ma ho la certezza che il mio desiderio è quello di vivere una vita con l’ambizione di amare come Lui ha amato noi. Read more

Nel mese di novembre affidiamo queste intenzioni all’intercessione di Madre Chiara Ricci

Le condizioni di salute di: Alberta, Maria Antonietta, Valerio, Matteo, Carlo, Claudio, Paola, Michele, Aladina, Maria, Daniela, Luciano, Fausta, Jessica, Giuseppe, Giovanni, Enrica, Antonio, Gigi, Bartolomeo, Margherita, Nuccia, Gina, Nikol, Maurizio, Laura, Paola, Doris, Dina, Giorgio, Patrizio, Tatiana, Alessandro, Lorenzo, Alice, Martina, Virginia, Fabiana, Francesco, Laura, Susanna, Cristian, Ornella, Aurelia, Nisa, Giselda, Amalia, Marida, Luigina, Stefano, Sandro, Sara, Paolo, Franca, Moira, Norma, Kate, Daniele, Valeria, Viviana, Giancarla, Rachele e Vincenzo, Irma. Read more

“la luce splende nelle tenebre” (Gv 1, 5)

“E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv 1, 14)

Benvenuti e bentornati in questa rubrica sui centenari francescani, alla ricerca della bellezza che queste celebrazioni raccontano.

Continuiamo questo mese a scoprire il Natale di Greccio. Dopo aver ascoltato i Vangeli della natività secondo Matteo e Luca, oggi proveremo ad entrare un po’ di più, in punta di piedi, nel Prologo di Giovanni: ci troviamo al capitolo uno.

Ma prima di iniziare, di cosa si sta parlando quando si parla del Natale di Greccio? Perché è così importante? Ebbene, nelle Fonti francescane viene riportato da Tommaso da Celano un episodio molto singolare e importante della vita di Francesco, avvenuto proprio a Greccio nella notte di Natale del 1223. Era un periodo turbolento nella vita del Santo, durante il quale viveva delle grandi fatiche e incomprensioni con i frati con i frati appartenenti all’ordine da lui stesso fondato. Loro lo ritenevano un uomo troppo semplice per poter rimanere loro ministro generale, e così fu allontanato dalla sua stessa famiglia fino a diventarne quasi un estraneo per alcuni suoi fratelli. In questo clima di tensione, Francesco non cede ai rimorsi e alla frustrazione ma si unisce ancora di più al suo Signore e all’Amore che Egli aveva per lui e per ogni uomo, anche per quei suoi fratelli che gli stavano facendo del male. Read more