CATERINA MORELLI: IL POTERE DELLA GRAZIA

Anche il Catechismo della Chiesa Cattolica ci ricorda che il dono della grazia supera la capacità dell’intelligenza e le forze della volontà dell’uomo e che nei confronti di Dio in senso strettamente giuridico non c’è merito da parte dell’uomo. Tra Lui e noi la disuguaglianza è smisurata.

(Papa Francesco, GE 54)

 
Caterina Morelli nasce il 16 giugno 1981 a Firenze e fin dalla giovane età fa parte del movimento di Comunione e Liberazione.

Durante il periodo degli studi in medicina, incontra Jonata, venuto a riparare un guasto a casa sua. Appena lui la vede se ne innamora subito, però Caterina, pochi giorni dopo, parte per un progetto in Africa di quattro mesi, ma appena torna gli chiede di uscire per pagare il lavoro svolto. Da lì iniziano ad uscire insieme, ma la storia si fa travagliata sin dall’inizio visto che, dopo soli due mesi che si frequentano, lei prende la meningite e viene ricoverata per un mese.

In quella circostanza lei gli chiede di accompagnarla a Lourdes. Lui rimane spiazzato perché si definisce “credente virtualmente”, afferma infatti che va a messa solo a Natale e Pasqua. Il viaggio è per chiedere una grazia per una ragazza che vive con lei, così nel 2009 lui parte con Caterina e le sue coinquiline e vanno a Lourdes.

Jonata si mette in gioco e dopo aver recitato il Santo Rosario con Caterina lei gli suggerisce di chiedere qualcosa alla Madonna. Lui chiede la guarigione della ragazza e un segno sulla sua relazione con Caterina.

Appena tornati dal viaggio lei scopre di essere incinta. Questa notizia sconvolge la vita di Caterina, subisce infatti molte critiche dalle persone attorno a lei, ma Jonata decide di mettersi in gioco e di terminare la loro casa in attesa di dare alla luce Gaia.

Il giorno del compleanno di Caterina, nel 2012, i due si sposano e pochi giorni dopo il matrimonio lei scopre di essere incinta del secondo figlio. Dopo questa gioiosa notizia, lo stesso giorno scopre di avere un tumore al seno in una forma molto estesa ed aggressiva.

Le viene proposta subito un’interruzione della gravidanza per poter fare le cure previste, ma lei rifiuta e trova un’equipe di medici a Milano che le consentono di procedere con le cure mantenendo la vita nel suo grembo.

Dopo circa un anno di cure, nel 2013 nasce Giacomo e Caterina viene definita guarita.

Nel 2015 però si trova con nuove metastasi al fegato, le quali rendono impossibile l’approccio chirurgico. Caterina si affida così alla chemioterapia.

Le terapie sono davvero pesanti, ma lei non cede e varie volte organizza con il marito pellegrinaggi a Lourdes e a Medjugorje per pregare per la sua salute e per quella di tanti altri. Questi viaggi diventano occasione di incontro con molti ammalati e le loro famiglie. Caterina rimane per molti un esempio da seguire: affronta la malattia affidandosi totalmente alla Madonna, “con letizia e certezza del bene dell’Amore di Dio”.

“Alla nostra famiglia il Signore sta chiedendo tanto, perchè la malattia sta un pò stringendo…non voglio nascondere nulla, l’ultimo periodo, ma l’ultima settimana soprattutto, a me sta veramente insegnando tanto, perchè senza fare sconti quello che ti trovi a vivere in un momento, quando il giorno prima magari hai, come dire, tutto chiaro, il giorno dopo ti trova con addosso l’unica cosa che è veramente tua, che è la tua miseria! Basta una notizia che destabilizza un po’ o che ti fa capire che quel momento, così tanto temuto è iniziato, che tutto ciò che prima potevi pensare di aver messo nel tuo bagaglio come “cosa imparata” o come “cosa saputa”, in un istante crolla. Per me questi ultimi giorni è stato proprio così, di fronte alla malattia che stava stringendo, da un giorno all’altro mi sono trovata ad essere salda nella fede e nel tutto, ad essere la più misera di tutti, ma è proprio lì che ti accorgi veramente che tutto quello che ti viene dato è una grazia, che tutto è regalato…Dio ci regala tutto in ogni istante!”

Nasce, tramite gruppi WhatsApp, una comunicazione del suo modo di vivere e Caterina continua ad incontrare persone che grazie a lei e al marito si riavvicinano alla chiesa.

Nel 2018 la malattia peggiora drasticamente, invade infatti anche il cervello con varie metastasi. Cosciente di ciò che le sta accadendo decide di anticipare la Prima Comunione della primogenita per vivere i giorni di festa in famiglia.

Il clima di festa rimane anche quando la situazione peggiora e il 7 febbraio Caterina entra in uno stato comatoso, tutti si riuniscono attorno a lei per pregare e cantare. La sua casa diventa meta di pellegrinaggio di molte persone.

Il giorno seguente muore e i funerali si svolgono il 9 febbraio nella Basilica della Santissima Annunziata a Firenze.

(fonte: https://www.caterinamorelli.org/it/)

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