“In Te, Signore, mi sono rifugiato, mai sarò deluso”

Ecco le testimonianze di due giovani che hanno partecipato dal 27 marzo al 1° aprile al Triduo Pasquale a Casa Laudato Sii! 

 

 

«Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?»

«Farò la Pasqua da te con i miei discepoli»

Matteo 26, 17-18

Mi chiamo Giulia e ho trentadue anni, ho desiderato partecipare al Triduo Pasquale perché sentivo il bisogno di sperimentare la Pasqua del Signore nella mia vita. Ogni anno infatti vivevo la fatica di accettare l’assurdità e lo scandalo della croce.

Ho chiesto allora alle Suore Francescane Angeline, conosciute durante il bellissimo percorso “Come un prodigio”, che mi hanno accolto come una figlia attesa!

Questi giorni sono stati per me come una costellazione di grazie, il Signore Gesù ha davvero ristabilito la sua alleanza con me, mi ha donato di vivere dei preziosi momenti di intimità con Lui nella preparazione dei momenti liturgici e dei momenti semplici e belli di amore fraterno .

Soprattutto, in questa Pasqua sono entrata nel mistero della libertà del dono della Sua vita, fatto per tutti e per ciascuno di noi, cioè anche per me!

Davvero voglio continuare, di conversione in conversione, ad amare e lasciarmi amare.

«Li amò fino alla fine». 

Giovanni 13,1

Giulia

 

 

 

Ciao a tutti! Sono Chiara, ho 19 anni e vengo da Bastia Umbra, ossia un piccolo paesino a un chilometro da Santa Maria degli Angeli e dalle Suore Francescane Angeline. Ho partecipazione al Triduo Pasquale proprio nel loro magnifico istituto, vivendo giorni pieni di pace e, proprio come nella passione di Cristo, momenti di SILENZIO.

Sono arrivato al triduo per caso e iscrivendomi all’ultimo ma sentendo l’esigenza di cambiare aria e di fare esperienze nuove, entrando in contatto e in relazione con il Signore. Entrando in relazione con Lui mi sono imbattuta nel Salmo 31 e in alcune frasi di esso, le cui parole mi hanno trafitto il cuore come pezzi di vetro; da una parte è stato doloroso perché è come aver ricevuto una verità che prima non guardavo ma dall’altra è stato piacevole perché mi ha aperto gli occhi. Questo Salmo, in particolare, dice: «Tu sei la mia roccia e il mio baluardo, per il tuo nome dirigi i miei passi. Scioglimi dal laccio che mi hanno teso, perché sei tu la mia difesa» e «Tu sei il mio Dio, nelle tue mani sono i miei giorni».

Questo Salmo mi ha colpito perché il mio rapporto con Dio è sempre stato diffidente cioè che era presente nella mia vita ma non come dice il passo, come un rifugio. Attraverso queste parole ho capito che in realtà posso fidarmi di Lui perché mi accetta così come sono.

Questa esperienza mi ha portato a conoscere nuove persone con caratteri genuini e puri che mi hanno arricchito con le loro testimonianze di vita. Inoltre mi porto il calore e l’affetto ricevuto che ci hanno donato le Suore Francescane Angeline che ci hanno accolto, come se fossimo i loro figli e loro le nostre mamme, creando un ambiente di intimità e “FAMIGLIA”.

Chiara

 

 

 

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