LA VIA DEL SOGNO – PER ESSERE FELICE COME FRANCESCO

Ecco le testimonianze di due giovani che hanno partecipato al corso “La via del sogno” dal 17 al 19 maggio a casa Laudato Sii!

Sono Caterina, ho 26 anni. Un paio di settimana fa ho partecipato al corso “La via del sogno”. Quel weekend avrei dovuto fare tante cose. E tra l’incertezza di non avere le ferie, l’ansia per un esame imminente e quella resistenza intrinseca che mi blocca quando devo lasciare la mia comoda routine, fino all’ultimo sono stata indecisa se lasciarmi chiamare o meno. Chi mi conosce sa che nelle scelte non vado proprio fortissimo, ma posso dirmi grata per aver scelto di andare. Ho incontrato da vicino il giovane Francesco, un ragazzo che mi somiglia molto. Ho incontrato i miei desideri profondi, quelli a cui faccio fatica a dare una forma per paura che siano troppo grandi se associati alla mia persona, alle mie aspettative, ai preconcetti che mi sono costruita e che mi rendono la quotidianità più morbida. Ho incontrato e delineato i limiti che mi trattengono e ho deciso di tagliare quel filo che mi riconduce sempre alla paura. L’incontro e il coraggio sono le parole che scelgo di portarmi a casa, l’invito ad andare oltre, a rispondere alle provocazioni in cui mi imbatto, a vivere le domande che mi inquietano. Non avere la pretesa di accomodarmi nelle mie logiche, nelle sintesi di realtà che mi costruisco, ma seguire il modo in cui lo Spirito mi dà il potere di esprimermi. Infine, voglio ringraziare le Suore Francescane Angeline della Casa Laudato Sii che mi accolgono ad ogni ritorno, che poi, nel mio cammino, tramuta sempre in un punto di partenza.

Caterina

Ciao, sono Daniele, ho 33 anni e vivo a Mariano Comense, faccio il pasticciere. Della vita di Francesco mi ha colpito il suo essere al centro delle feste, e l’aver dovuto affrontare il suo limite, che lo ha guidato a scrutare con profondità la volontà di Dio, cioè renderlo felice. Questa esperienza vissuta con le suore francescane Angeline è per me stata fondamentale per mettere ordine e dare un nome a tutto il mio cammino vocazionale di questi anni, riconoscendo il volto di Cristo nel quotidiano, e soprattutto riconoscendomi amato. E da amato ho capito come voglio restituire questo amore ricevuto. Torno a casa trasformato e con il cuore grato che trasuda di grazie, con la piena consapevolezza che il sogno grande che mi abita è vero, autentico, e la certezza che questo desiderio volge il suo sguardo alle stelle.

Daniele

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