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Art. 5 – Il Vangelo come guida

La scelta di vita dei giovani francescani è il Vangelo: in ogni sua Parola così come in ogni uomo essi sanno di incontrare Gesù Cristo; per questo si impegnano assiduamente “a passare dal Vangelo alla vita e dalla vita al Vangelo” (Regola OFS, art. 4).

Così recita lo statuto del gruppo dei giovani francescani; così inizia anche la Regola bollata di San Francesco, indirizzata ai suoi frati e a quanti si sentono affascinati dal suo modo di vivere la fede e la vita in genere. Tale documento, fondamentale per tutti i frati, le suore ed i laici appartenenti all’Ordine, veniva approvato da Papa Onorio III il 29 novembre 1223, ossia poco più di ottocento anni fa.

Il 29 novembre 2023, quindi, si sono aperti, per tutti coloro che sono attratti dalla spiritualità francescana, i cosiddetti “Centenari francescani”, che a partire da quello della Regola ci accompagneranno fino al 2026 quando celebreremo gli ottocento anni dal Transito del Serafico padre.

Per tale motivo, oggi inauguriamo una nuova rubrica, per cercare di entrare un po’ di più, nella bellezza che questi centenari celebrativi raccontano.

Tornando alla Regola bollata, verrebbe da chiedersi: cosa ha a che fare con i giovani amici di Madre Chiara? Ebbene, tale documento, che racconta molto di San Francesco e del suo stile di vita, affascinò anche la fondatrice delle suore francescane angeline, tanto che, quando l’istituto dove era entrata originariamente (suore del monte di Genova) si trovò privato del suo legame al carisma francescano, lei non volle restarvi e diede vita alle suore angeline.

Questo documento, come è accaduto per Madre Chiara, ha continuato ad attrarre e affascinare molti giovani negli ultimi otto secoli, fino a spingere molte persone a cercare di concretizzare quanto in esso è riportato anche nella propria vita quotidiana. Se ciò è evidente per tutti i consacrati dell’Ordine dei frati minori e per le suore del terz’Ordine francescano, comprese anche le nostre amate angeline, è altrettanto vero per tanti giovani, tra cui i giovani francescani (Gi.fra). Essi sono un gruppo di giovani tra i 18 e i 30 anni appartenenti anch’essi al terzo ordine francescano. Hanno come Regola di vita uno statuto, dal nome “In nostro volto” (la cui revisione è stata approvata da poco!), che trova la sua origine proprio nella Regola bollata di San Francesco, e nella Regola dell’ordine francescano secolare. In tale statuto è racchiusa un po’ l’identità francescana della Gi.fra, e quanto ogni gifrino dovrebbe provare a vivere nella propria vita di fede e nei rapporti con Dio, con la Chiesa e con i fratelli.

Tutto si fonda su quattro “perle” messe a fondamento di tutto lo statuto e che prendono il nome di “pilastri Gi.fra”. Il primo fra tutti è “il Vangelo come guida”, sul quale si legge quanto riportato all’inizio. Questo pilastro, così apparentemente banale, è messo a fondamento dell’Ordine tutto proprio da San Francesco, nel capitolo primo della Regola, la quale recita: “[75] La regola e vita dei frati minori è questa, cioè osservare il santo Vangelo del Signore nostro Gesù Cristo.

Ebbene, Francesco aveva capito che leggere il Vangelo equivale a dialogare con Gesù in persona, il quale è il Verbo del Padre fatto carne. Leggere il Vangelo significa entrare in intimità con il Signore, in una relazione d’amore che ridà vita alle nostre morti e luce alle nostre tenebre. Francesco aveva trovato in Esso la risposta a tutte le sue inquietudini. E tramite la Parola si era innamorato di quel Dio che è sceso sulla terra, morto in Croce e Risorto (mistero che ci apprestiamo a celebrare della Pasqua) “solo” per dirci quanto ci ama. Per lui il Vangelo era rifugio sicuro e guida per fare la volontà del Padre nostro; infatti, proprio attraverso una Sua Parola ascoltata durante una celebrazione capì come voleva vivere: da frate minore…

Per questo volle mettere il vangelo all’inizio della Regola di vita dei suoi amati frati; per questo, sul suo esempio, i giovani francescani scelgono di mettere il Vangelo a fondamento delle proprie vite.

Emma

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