Caro giovane,
riprendiamo il nostro cammino alla scoperta del tuo nome. Volendo venire in aiuto alla nostra memoria, potremmo così riassumere il percorso fatto finora:
Il tuo Nome
Tu sei chiamato
Il Nome di Dio
Il Nome che risveglia alla vita
Il Nome che risveglia alla speranza
Il Nome riconosciuto
Uno sguardo d’amore
Un Nome una storia
Un Nome una gioia.
Davvero tanto è nascosto, custodito nel tuo nome. Ma c’è ancora di più!
Qualche giorno fa stavo ascoltando un sacerdote che parlava del Battesimo e ad un certo punto ha detto: “Prepararsi a ricevere il sacramento del Battesimo significa prepararsi a ricevere il nome nuovo che Dio vorrà dare a quel bambino, vuol dire passare dal nome ricevuto dai genitori al nome ricevuto da Dio”. È vero, c’è il nome che i tuoi genitori ti hanno dato, nome carico di significato e già di storia (non hai più qualche mese di vita!), nome che, come abbiamo visto in questi mesi, è portatore di vita, di speranza, di amore, è portatore di una promessa di gioia. Ma c’è anche un nome da scoprire, un nome nuovo da ricevere.
Vivere, crescere, diventare pienamente te stesso significa allora rimanere in ascolto della voce di Dio che quotidianamente ti chiama, ti risveglia alla vita, attraverso i fatti concreti della tua ordinarietà ti provoca (dal latino provocare, comp. di pro– e vocare «chiamare», propr. «chiamare fuori»). Sì, Dio ti chiama fuori! Vuole che venga alla luce chi sei veramente, e c’è un “luogo” dove è possibile conoscere chi sei veramente: il sogno di Dio! Vuoi conoscere chi sei? Interroga il sogno di Dio per te, abbi il coraggio di chiedergli: “Dio, ma come mi hai sognato tu? Come mi sogni?”. Sapendo che il sogno ha a che fare con i desideri…
E allora vivere in questo ascolto di Dio e in questo ascolto dei tuoi desideri più profondi ti porterà a scoprire, giorno per giorno, anno dopo anno, il nome nuovo che Dio ha pensato per te. E dentro quel nome è iscritta la tua vocazione, è iscritta la tua missione. Non cercare fuori di te, non affannarti dentro a ricerche fasulle e frustranti, cerca la tua vocazione, il tuo nome nuovo in Dio, che abita dentro di te. In questo cammino lasciati illuminare dalla Parola di Dio, impara a pregarla per conoscere il volto di Dio, i suoi pensieri, il suo cuore, il suo modo di agire. Lo percepirai sempre meno estraneo a te, alla tua vita e sempre più familiare. E le corde del tuo cuore impareranno a vibrare per simpatia quando avvertiranno la voce di Dio sussurrare il tuo nome, il nome nuovo.
Buon cammino, caro giovane, e buon ascolto!
Di seguito qualche suggerimento di lettura-preghiera
Isaia 62, 2-4
Per amore di Sion non tacerò,
per amore di Gerusalemme non mi concederò riposo,
finché non sorga come aurora la sua giustizia
e la sua salvezza non risplenda come lampada.
Allora le genti vedranno la tua giustizia,
tutti i re la tua gloria;
sarai chiamata con un nome nuovo,
che la bocca del Signore indicherà.
Sarai una magnifica corona nella mano del Signore,
un diadema regale nella palma del tuo Dio.
Nessuno ti chiamerà più Abbandonata,
né la tua terra sarà più detta Devastata,
ma sarai chiamata Mia Gioia
e la tua terra Sposata,
perché il Signore troverà in te la sua delizia
e la tua terra avrà uno sposo.
Gen 17,3-5
Subito Abram si prostrò con il viso a terra e Dio parlò con lui:
“Quanto a me, ecco, la mia alleanza è con te:
diventerai padre di una moltitudine di nazioni.
Non ti chiamerai più Abram,
ma ti chiamerai Abramo,
perché padre di una moltitudine di nazioni ti renderò”.
Gen 32,23-29
Durante quella notte egli si alzò, prese le due mogli, le due schiave, i suoi undici bambini e passò il guado dello Iabbok. Li prese, fece loro passare il torrente e portò di là anche tutti i suoi averi. Giacobbe rimase solo e un uomo lottò con lui fino allo spuntare dell’aurora. Vedendo che non riusciva a vincerlo, lo colpì all’articolazione del femore e l’articolazione del femore di Giacobbe si slogò, mentre continuava a lottare con lui. Quello disse: “Lasciami andare, perché è spuntata l’aurora”. Giacobbe rispose: “Non ti lascerò, se non mi avrai benedetto!”. Gli domandò: “Come ti chiami?”. Rispose: “Giacobbe”. Riprese: “Non ti chiamerai più Giacobbe, ma Israele, perché hai combattuto con Dio e con gli uomini e hai vinto!”.
Gen 35,9-10
Dio apparve un’altra volta a Giacobbe durante il ritorno da Paddan-Aram e lo benedisse. Dio gli disse:
“Il tuo nome è Giacobbe.
Ma non ti chiamerai più Giacobbe:
Israele sarà il tuo nome“.
Così lo si chiamò Israele.
Gv 1,40-42
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: “Abbiamo trovato il Messia” – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: “Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa” – che significa Pietro.
Mt 16,15-19
Disse loro: “Ma voi, chi dite che io sia?”. Rispose Simon Pietro: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”. E Gesù gli disse: “Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli”.