La gioia della scoperta del carisma di Madre Chiara

Cos’è stato per me il meeting? Dirlo in poche battute è difficile ma una cosa è certa, mi sono sentita in una grande famiglia. Si respirava un’aria di gioia, comunione tra persone anche mai viste. E questo solo grazie a Madre Chiara, leggendo alcuni suoi scritti comprendo sempre di più ogni momento del meeting anzi conosco di più le suore perché hanno incarnato un gran dono.. il suo senso materno, la sua accoglienza, il suo trovare sempre una parola giusta, il suo far gioia si evince nel suo passato che passato non è, perché era presente anche lei con noi in quei giorni e continuerà a farlo nel futuro perché… è vero che “da noi tutti attendono” però altrettanto vero che “Dio sa quello che fa”!

Antonietta – Mondragone

Pensando alle giornate passate con gli AMC ad Assisi mi viene in mente una grande gioia e la necessità di dover proprio ringraziare per il grande dono di averli incontrati! Conosco ancora molto poco gli AMC, le Angeline e Madre Chiara; ho partecipato al meeting accettando l’invito di un’amica e devo dire che per me si risolveva tutto nel passare qualche giorno insieme, mi preoccupava poco capire cosa fosse questo incontro all’inizio. È successo, però, che ho avuto la fortuna di vivere non solo dei bei giorni insieme, ma delle bellissime giornate insieme! Ho potuto vedere e ascoltare il carisma delle suore, la loro passione passata agli “amici” e ho potuto sentirmi amica anch’io. Ho conosciuto persone, giovani e grandi, ricche di fede, sorridenti in volto, desiderose di vivere in maniera sempre più autentica avendo di fronte una grande testimone come Madre Chiara. Ho vissuto questo meeting non solamente con l’idea di partecipare ad un incontro, ma di farne parte e di far già parte, seppur appena conosciuta, di una grande famiglia. È stata veramente una bella sorpresa, sono rimasta stupita di un dono così bello! Grazie!!

Anna – Lodi

Devo dire che sono stato praticamente costretto da mia sorella a partecipare al Meeting (lei ha coinvolto i miei genitori, io non potevo rimanere a casa da solo) e non ero molto convinto della scelta fatta, o meglio: della scelta che mi avevano obbligato a fare. Ero l’unico adolescente e quindi mi sentivo un po’ isolato: avevo soltanto i miei genitori con cui parlare, perché vedevo poco anche mia sorella. Nonostante questo, devo dire che tutto sommato è stata una bellissima esperienza, che non mi sarei mai aspettato, e ne sono uscito veramente in pace, rilassato, felice, pieno di “emozioni positive” in generale – faccio fatica a capire cosa ho provato! Ne sono uscito davvero riappacificato con il mondo. Ero più solare, anche perché spesso a casa rimango chiuso in camera mia.

Matteo 16 anni – Correggio

CONDIVIDERE IL DONO DI DIO
“E i tuoi? Gliel’hai proposto?”.
A pochi giorni dal termine delle iscrizioni al Meeting, queste parole mi hanno raggiunta un po’ come una doccia fredda. Perché… no, ai miei genitori non l’avevo proposto. E non lo avevo fatto per (quelle che mi sembravano) due buone ragioni: perché non erano iscritti agli Amici e perché, conoscendoli, mai mi sarei aspettata che, pieni di timori come sono, accettassero di partecipare. Ma, al solito, peccavo di mancanza di speranza, oltre che di superficialità. Conoscendo le Angeline, avrei dovuto sapere che i loro inviti e il loro desiderio di accogliere e condividere il dono di Dio vanno ben oltre i confini dell’Associazione. E, conoscendo Dio, avrei dovuto sapere che il Suo Spirito può fare quel che vuole e piegare ogni rigidità. Insomma non avevo capito niente, come qualcuno ha specificato con grande carità. Così l’invito è stato fatto e… accettato (anche attraverso qualche aiuto provvidenziale)! Già qui c’è il primo punto della testimonianza: la potenza di Dio. Sono svariati anni che conosco le Angeline, svariati anni che desidererei condividere questa bella conoscenza con la mia famiglia e, quando ormai non ci speravo più… ecco la sorpresa! Un po’ come Abramo che riceve Isacco. Questo è il cuore della mia testimonianza: anche questa volta ho potuto sperimentare tutto il calore e la forza della Testimonianza della famiglia Angelina, ma stavolta non è stato solo per me. Ho vissuto l’incontro tra due Famiglie. Una biologica e una spirituale-adottiva. E l’ho vissuto con un po’ di tensione, mista a grande gioia. Individualmente, partecipare al Meeting è stato scegliere di rimanere in una relazione che profuma di bene, continuare un cammino di comunione, rispondere con gratitudine ad un desiderio di condivisione. E infatti sono entrata ancora una volta in contatto con donne belle, gioiose, libere, che fanno respirare il profumo del Dio vivo e vero, che è concreto e vuole far fiorire e liberare l’uomo, rispondere al suo desiderio di felicità. Il mio desiderio era che, in questa occasione, questo Volto di Dio fosse visibile anche per la mia famiglia. E devo dire che non sono stata delusa, anzi! Il Volto è emerso a cominciare dalle parole che abbiamo ascoltato: le Angeline si sono presentate con il desiderio di condividere un dono di Dio, il carisma della fondatrice M. Chiara Ricci, a partire dall’idea che questo carisma sia vivibile e fecondo in ogni stato di vita, quando la vita si apre per farsi plasmare dallo Spirito e diventa vita spirituale perché tutta nello Spirito. In queste parole abbiamo respirato Apertura, Desiderio di comunione, Desiderio di camminare insieme, di relazione. Quando la vita cristiana in tante realtà è purtroppo sinonimo di chiusura e separazione, queste parole sono davvero parole di risurrezione. Soprattutto quando diventano Parole con la ‘P’ maiuscola e si fanno carne in chi le annuncia. Infatti, le abbiamo potute vedere e toccare nella bellezza di tutto ciò che abbiamo vissuto: la cura con cui siamo stati accolti, la precisione con cui tutto era stato preparato, la novità degli incontri, la ricchezza dei gruppi di riflessione… E quel Gesù che è sempre al centro in quello che le Angeline fanno si è fatto gustare un po’ anche dalla mia famiglia. Hanno colto senza ombra di dubbio che si stava consumando qualcosa di buono. E i gusti e i profumi buoni, una volta che si sono sperimentati, sono un’assicurazione, perché il cuore li ricorda con nostalgia. Vedere la mia famiglia ricevere un dono mi ha ricolmato il cuore di gratitudine. Ho trascorso questi giorni con animo riconoscente, veramente commossa dalle tante piccole tutt’altro che scontate attenzioni di chi, pur con il peso delle responsabilità, ha avuto il pensiero di chiedermi: “Allora, come è stato oggi per i tuoi?”, di chi ha insistito tanto per conoscerli, di chi ha colto l’occasione per presentarsi o per dire una parola buona. C’è una cosa che mi stupisce sempre: da tanti anni che le conosco, le Angeline non sono ancora riuscite a deludermi. La mia parte realista e pessimista non si rassegna e dice che prima o poi ci riusciranno. Ma in fondo mi rendo conto che ciò che mai mi delude è proprio questo loro essere centrate su Cristo, in una solidità che viene da Lui. Allora penso che è Lui che le rende solide ed è Lui che non delude mai! Allora, grazie Signore! E grazie, suore Angeline, per essere suo strumento.

Jessica – Correggio

Ho accolto l’invito a partecipare al meeting senza pensarci troppo e senza sapere cosa di preciso avrei vissuto in quelle giornate, ma è bastato davvero poco per sentirmi subito parte di una gioiosa famiglia. Ogni attività e ogni catechesi si è rivelata un’ occasione per comprendere l’importanza di custodire e condividere il carisma che ci viene donato. Il momento che più di tutti mi ha fatto riflettere è stato quello delle testimonianze, perché nell’ascoltare esperienze di persone il cui lavoro e il cui modo di vivere è affine al mio, ho compreso che non bisogna avere doti particolari, ma il fiducioso abbandono a Dio Padre, alla sua volontà di vita e la scelta consapevole di uno stile di vita suggerito dallo Spirito Santo ci fa essere testimoni credibili.

Annalisa – Mondragone

Dal 29 al 31 marzo si è tenuto ad Assisi il primo meeting degli amici di Madre Chiara. Quando ho accettato di partecipare non sapevo cosa aspettarmi, ma decisi di non pensarci e mi ripetevo: “Dio sa quello che fa”. Arrivato alla Domus Pacis subito mi sono sentito accolto. Sono stati giorni di confronto e di crescita. Sono arrivato che conoscevo pochissime persone e sono ritornato a casa con la consapevolezza di avere “fratelli e sorelle in Cristo sparsi in tutta Italia e oltre”. Questa è la cosa che più mi ha colpito. A distanza di un mese e mezzo custodisco nel cuore la testimonianza di fede di varie persone, che non riporto qui, ma ringrazio Dio perché sono state per me di grande esempio ed aiuto. Ora l’unica cosa che mi viene da dire è GRAZIE. Grazie per chi si è impegnato a preparare il tutto facendoci sentire a casa. Grazie a chi è stato disposto a mettersi in gioco senza il timore di essere giudicato. Grazie a chi nella sua semplicità è stato dono per il fratello. Grazie a chi invece di lamentarsi ha scelto di vivere le difficoltà e le contrarietà nel silenzio, donando gioia a chi gli era accanto. Grazie a Dio per il dono di questa famiglia.

Francesco – Villaricca

 

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