Qui la mano, Dio! #5 – Mano che provvede

Eccoci al 5° appuntamento del nostro percorso dal titolo “Qui la mano, Dio!” attraverso il quale stiamo scoprendo il volto di Dio a partire dalle sue mani. Per chi avesse iniziato solo ora a seguire il nostro blog potrebbe essere utile darsi una letta all’articolo del mese di febbraio

Il tratto delle mani di Dio che in questo mese vogliamo conoscere ci viene consegnato direttamente dalla natura in questo tempo di primavera incamminata verso l’estate.

È una vera esplosione di colori e di vita che ritorna dopo il riposo invernale. Bella questa ciclicità della vita, questo alternarsi ordinato delle stagioni, nonostante i cambiamenti climatici… Tanto abbiamo da imparare dalla natura, a partire dal ritmo ordinato che la governa!

Se hai avuto modo di passeggiare tra le strade di campagna nei mesi invernali e poi in quelli primaverili ti sarai accorto delle trasformazioni di alberi e campi. E come non rimanerne stupiti! Qui ad Assisi ormai i campi di grano sono dorati e quasi pronti per la mietitura: grano che ritroveremo sulle nostre tavole disponibile ad essere mangiato, pronto per saziarci. Giustamente cantava San Francesco:

Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra,

la quale ne sustenta et governa,

et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.

Sì, la terra ci è madre perché ci nutre. Ed è la sapiente mano di Dio che regola i ritmi della vita, i rimi delle stagioni. Allora i campi rivestiti di erba, di fiori, di grano e di tanti altri doni sono segno della Provvidenza di Dio. Proprio come il Figlio di Dio, Gesù, ci ha insegnato attraverso la sua vita e le sue parole. Ricordate?

25Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? 26Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? 27E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? 28E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. 29Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. 30Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? 31Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. 32Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.  (Mt 6,25-32)

Ecco allora che in questo mese vogliamo conoscere la mano provvidente di Dio che ci mostra la sua paternità donandoci il necessario per vivere. Ma, affinché il nostro sguardo non si fermi qui, affinché la nostra fame non si accontenti solo di cibo corruttibile, ecco che subito arriva il seguito dell’insegnamento di Gesù:

 33Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. 34Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di sé stesso. A ciascun giorno basta la sua pena.

Sarai capace di riconoscere quanto Dio ti dona e di goderne, nella misura in cui alzerai lo sguardo dal tuo ombelico e ripercorrerai a ritroso il cammino che dal dono ti condurrà al Donatore, come quando qualcuno ti porge un dono con la sua mano: il tuo sguardo non si ferma al regalo, ma si sposta alla mano e poi, risalendo il braccio, giunge fino al volto. Percorso obbligato per incrociare lo sguardo del donatore…

Allora in questo tempo dell’anno trova il tempo per ammirare madre terra e alza il tuo sguardo per scorgere la mano di Dio che ti sta nutrendo e, oltre la mano, il suo volto di Padre.

Cerca, per dirla come Gesù, il Regno di Dio, che è Dio stesso!

Buona contemplazione, buon cammino dal dono al Donatore, buona ricerca di Dio!

Un Salmo con cui pregare? Eccolo: il Salmo 104.

1 Benedici il Signore, anima mia!
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Sei rivestito di maestà e di splendore,
2 avvolto di luce come di un manto,
tu che distendi i cieli come una tenda,
3 costruisci sulle acque le tue alte dimore,
fai delle nubi il tuo carro,
cammini sulle ali del vento,
4 fai dei venti i tuoi messaggeri
e dei fulmini i tuoi ministri.
5 Egli fondò la terra sulle sue basi:
non potrà mai vacillare.
6 Tu l’hai coperta con l’oceano come una veste;
al di sopra dei monti stavano le acque.
7 Al tuo rimprovero esse fuggirono,
al fragore del tuo tuono si ritrassero atterrite.
8 Salirono sui monti, discesero nelle valli,
verso il luogo che avevi loro assegnato;
9 hai fissato loro un confine da non oltrepassare,
perché non tornino a coprire la terra.
10 Tu mandi nelle valli acque sorgive
perché scorrano tra i monti,
11 dissetino tutte le bestie dei campi
e gli asini selvatici estinguano la loro sete.
12 In alto abitano gli uccelli del cielo
e cantano tra le fronde.
13 Dalle tue dimore tu irrighi i monti,
e con il frutto delle tue opere si sazia la terra.
14 Tu fai crescere l’erba per il bestiame
e le piante che l’uomo coltiva
per trarre cibo dalla terra,
15 vino che allieta il cuore dell’uomo,
olio che fa brillare il suo volto
e pane che sostiene il suo cuore.
16
 Sono sazi gli alberi del Signore,
i cedri del Libano da lui piantati.
17 Là gli uccelli fanno il loro nido
e sui cipressi la cicogna ha la sua casa;
18 le alte montagne per le capre selvatiche,
le rocce rifugio per gli iràci.
19 Hai fatto la luna per segnare i tempi
e il sole che sa l’ora del tramonto.
20 Stendi le tenebre e viene la notte:
in essa si aggirano tutte le bestie della foresta;
21 ruggiscono i giovani leoni in cerca di preda
e chiedono a Dio il loro cibo.
22 Sorge il sole: si ritirano
e si accovacciano nelle loro tane.
23 Allora l’uomo esce per il suo lavoro,
per la sua fatica fino a sera.
24 Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature.
25 Ecco il mare spazioso e vasto:
là rettili e pesci senza numero,
animali piccoli e grandi;
26 lo solcano le navi
e il Leviatàn che tu hai plasmato
per giocare con lui.
27 Tutti da te aspettano
che tu dia loro cibo a tempo opportuno.
28 Tu lo provvedi, essi lo raccolgono;
apri la tua mano, si saziano di beni.

29 Nascondi il tuo volto: li assale il terrore;
togli loro il respiro: muoiono,
e ritornano nella loro polvere.
30 Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.
31 Sia per sempre la gloria del Signore;
gioisca il Signore delle sue opere.
32 Egli guarda la terra ed essa trema,
tocca i monti ed essi fumano.
33 Voglio cantare al Signore finché ho vita,
cantare inni al mio Dio finché esisto.
34 A lui sia gradito il mio canto,
io gioirò nel Signore.
35 Scompaiano i peccatori dalla terra
e i malvagi non esistano più.
Benedici il Signore, anima mia.
Alleluia.

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