Ciao a tutti! Sono Martina, una riabilitatrice psichiatrica ed attrice (riabilitattrice!) e accolgo con gioia l’invito di dare testimonianza dell’esperienza vissuta durante il servizio al ritiro per le famiglie “La Casa sulla Roccia” : che lo Spirito guidi me che scrivo e te che leggi, in tutte le nostre vie.
Lo scorso aprile arrivai al Corso Zero sufficientemente “rotta”, ma con una sete di verità inestinguibile; verità che sapevo non venire da me, visto il cumulo di scelte ed esperienze poco feconde che mi portavo appresso. In quel kairòs, Dio, anzitutto, mi ha mostrato il suo volto e lo ha fatto nel Figlio suo, Gesù. Quello sguardo mi ha stanata, mi ha dichiarato un amore vivo, reale, a priori. Lui mi stava attendendo, voleva rivelarsi: «Martina, sono Gesù e Dio è tuo Padre. Gli appartieni, sei sua. Tu, Martina, vali il sangue di Cristo, il mio sangue». Una spada d’amore che mi ha inchiodata alla gioia, alla benedizione, alla lode. Durante questo corso, le grazie sono state moltissime, tra cui l’aver conosciuto le Angeline. Rimasi attratta dalla loro gioia, dalla libertà e dalla pienezza con cui vivevano la loro vita. Decisi di volerne sapere di più di quella bellezza e, da allora, le Angeline sono diventate “casa”. Per questo, al loro invito a collaborare per il percorso degli adolescenti durante il ritiro ho, immediatamente, detto «Sì!», pur non avendo la minima idea di cosa avrei dovuto fare. Ho detto «Sì!» semplicemente perché sono stata chiamata, in fondo «Dio sa quello che fa».