B come BELLEZZA

Per realizzare il contenuto sulla bellezza mi sono fatta aiutare dai ragazzi del gruppo giovani della parrocchia.

È stata un’opportunità per approfondire il tema della bellezza: abbiamo accostato la parola bellezza alla parola verità, e ci siamo resi conto di quanto sono legate.

Il video è composto da varie foto, che rappresentano per noi momenti belli, accompagnate da un testo contenente le riflessioni condivise in quell’incontro.

CLAUDIO CONTARIN: LUI, GLI AMICI E DIO

[…] e se Cristo è il salvatore, unico e insostituibile, tutta la storia umana diviene storia di salvezza, cioè un succedersi di avvenimenti che, nella mente di Dio, Creatore e Padre, sono ordinati a realizzare la salvezza di tutti e di ciascuno.

La santità – Le cose ordinarie in modo straordinario

 

Claudio nasce a Bassano del Grappa il 28 settembre 1988. È il secondo di 5 fratelli. Cresce in una famiglia cristiana dove mamma e papà, Alberto e Alessandra, lo educano alla religione cattolica. Read more

Nel mese di marzo affidiamo queste intenzioni all’intercessione di Madre Chiara Ricci

Le condizioni di salute di:

Alessandro, Lorenzo, Alice, Martina, Virginia, Fabiana, Francesco, Laura, Susanna, Cristian, Ornella, Aurelia, Nisa, Giselda, Amalia, Marida, Luigina, Stefano, Sandro, Sara, Moira, Norma, Paolo, Kate, Vincenzo, Daniele, Viviana, Rachele e Vincenzo, Antonello, Gianni, Gigi, Roberto, Loredana, Alessandra, Giovannarosa, Ermanno, Maria, Iolanda, Michele, Clara, Irma, Barbara, Giuseppe, Gianni, Andrea, don Claudio, Carlo, Marta, Lucia, Claudio, Anna Maria, Patty, Kuki, Maria Grazia, Anna, Irma, Rosalia Giustina, Gino, don Matteo, Giacoma, Stefania C., Stefania, Tina, Gigi, Ciro, Mauro, Adelio, Nicolò, Nikol, Gina, Dina, Giovanni, Giorgio, Paola, Franca, Pina, Blanca, Luca, Greta. Read more

…Sapendo di avere le ali!

Sii con Dio come l’uccello che sente tremare il ramo e continua a cantare, sapendo di avere le ali.

(Don Bosco)

In questo mese restiamo sul testo de Le Lodi di Dio Altissimo scritte dal poverello di Assisi a La Verna per soffermarci sull’esperienza che Francesco fa di Dio Padre. Pensando a Dio lui elenca tutta una serie di attributi che definiscono al sua esperienza di Dio, ma tutti sono fondati nell’esperienza cardine che il giovane assisiate fa di Dio, il suo essere Padre.

Cosa significa per noi che Dio è Padre? Read more

VIVI LA VITA, VIVI LO STUPORE, VIVI CON AMORE!

Partiamo dall’inizio: sono nata in una famiglia normale, come tante altre, andavo all’oratorio, facevo sport e vivevo una vita tranquilla.

A 15 anni ho avuto il mio primo fidanzato, ma ancora non capivo niente né dell’affettività, né dell’amore …a dire il vero mi sembra che non capissi proprio niente! Quando ci siamo lasciati, semplicemente continuavo a vivere lasciando che le cose accadessero, senza dar loro grande importanza fino a quando, a 19 anni, ho partecipato ad un corso di esercizi spirituali (manco sapevo cos’erano…), per accompagnare una mia amica che si era iscritta. Qui ho conosciuto un seminarista che mi ha fatto intuire quanto fosse bello e coinvolgente “stare” con il Signore; forse era quello l’amore che non avevo ancora conosciuto e per cui valeva la pena? Read more

Prorompete insieme in canti di gioia

Il primo personaggio a parlarci di speranza è il profeta Isaia, il cui libro è presente nell’Antico Testamento e si può suddividere in tre parti, corrispondenti a diversi momenti della storia del popolo d’Israele: l’allontanamento del popolo dalla sua fede in Dio; il periodo del lungo esilio in Babilonia; il ritorno a Gerusalemme e la ricostruzione del tempio.

Soffermiamoci su un brano del capitolo 52 del libro di Isaia. L’invito che qui viene rivolto a Gerusalemme è a svegliarsi, a scuotersi di dosso polvere e catene e indossare le vesti più belle. Perché? Perché il Signore è venuto a liberare il suo popolo! Read more

Nel mese di febbraio affidiamo queste intenzioni all’intercessione di Madre Chiara Ricci

Le condizioni di salute di: Tina, Enrichetto, Mauro, Gigi, Fulvio, Ciro, Adelio, Nicolò, Nikol, Doris, Gina, Dina, Giovanni, Gianna, Maurizio, Giorgio, Paola, Alessandro, Lorenzo, Alice, Martina, Virginia, Fabiana, Francesco, Laura, Susanna, Cristian, Ornella, Aurelia, Nisa, Giselda, Amalia, Marida, Luigina, Stefano, Sandro, Sara, Paolo, Moira, Norma, Kate, Daniele, Viviana, Rachele, Vincenzo, Loredana, Giovanna, Irma, Roberto, Alessandra, Giovannarosa, Ermanno, Maria, Clara, Laila, Domenico, Iolanda, Michele, Massimiliano, sr Elvira. Read more

MARIA GRAZIA BASILE: L’INSTANCABILE ANIMATRICE

Che cosa hanno fatto i santi per diventare tali? Semplicissimo: vivere l’istante presente come espressione della volontà di Dio, che si manifesta nelle mille circostanze che formano il tessuto normale della vita. Il santo è colui che tutto accetta con serenità, pensando e agendo con amore. E così facendo, riesce a rendere straordinarie le cose ordinarie della vita.

(La santità – Le cose ordinarie in modo straordinario)

Maria Grazia Basile nasce il 13 novembre 1988 a San Giovanni Rotondo nella provincia di Foggia. Vive in una famiglia semplice, trascorre l’infanzia serena con i suoi genitori, Vittoria e Nicola, e la sorella minore Giovanna, con la quale crea un legame profondo. Vive la sua quotidianità in maniera ordinaria come i coetanei, alternando la scuola alla parrocchia e amici. Read more

In Te Domine Speravi!

Un nuovo anno è iniziato. Un anno speciale, un anno che avrà tutto il sapore della meraviglia, della novità, della … SPERANZA!

È questa la parola-chiave che ci accompagnerà in questo 2025. Sì, perché il motto scelto da papa Francesco per questo Anno Giubilare è “Pellegrini di speranza”:

Dobbiamo tenere accesa la fiaccola della speranza che ci è stata donata, e fare di tutto perché ognuno riacquisti la forza e la certezza di guardare al futuro con animo aperto, cuore fiducioso e mente lungimirante. Read more

A di AMICIZIA

Possiamo dare un senso alla nostra vita?

Prima di rispondere automaticamente a questa domanda, dovremmo comprendere nel senso più profondo, o almeno l’essenziale, di quello che ci sta chiedendo.

Molto spesso ci perdiamo nelle nostre riflessioni esistenziali, e ripetutamente traiamo la medesima conclusione, ovvero il nulla se non la domanda “ma cosa ci faccio qui? qual è lo scopo della mia vita?”.

Ritorniamo al punto di partenza e non riusciamo mai a risponderci, generando un senso di angoscia e solitudine. Si entra in un circolo vizioso che comporta solo tristezza, infelicità e dolore; ci demoralizziamo perché non riusciamo a trovare una risposta valida, concreta, ragionevole… si apprezza lo sforzo, ma stiamo cercando una risposta con degli occhi “oscurati, gli stessi occhi che non riescono a vedere la Bellezza e che non cambiano mai, che non riescono ad evolvere. Read more